Angelo Riky Del Vecchio: “un plauso alla Tunzi, ora però serve task force per rilanciare il progetto Paglicci”.

Il Museo di Grotta Paglicci è finalmente realtà a Rignano Garganico, lo attendavamo da ormai un trentennio. Grazie alla caparbietà dell’archeologa e sovrintendente del Ministero della Cultura, Anna Maria Tunzi, e dei suoi collaboratori Mariangela Lozupone e Stefano Del Pozzo, oggi si è realizzato un sogno senza eguali.

di Angelo Riky Del Vecchio (*)

Il Museo di Grotta Paglicci è finalmente realtà a Rignano Garganico, lo attendavamo da ormai un trentennio. Grazie alla caparbietà dell’archeologa e sovrintendente del Ministero della Cultura, Anna Maria Tunzi, e dei suoi collaboratori Mariangela Lozupone e Stefano Del Pozzo, oggi si è realizzato un sogno senza eguali.

Un plauso fraterno va anche al sindaco Luigi Di Fiore e all’amico Enzo Pazienza, che pur se su fronti separati hanno creduto fortemente in questa iniziativa.

Ma senza la Tunzi, il suo sapere, le sue conoscenze e le sue esperienze non si sarebbe giunti al momento in cui ci troviamo.

Ora però bisogna fermarsi tutti a ragionare sul futuro e capire in che modo vogliamo ripartire. Su Grotta Paglicci non ci sono prime, seconde o terze geniture. Il giacimento Paleolitico è della collettività. Quando parlo di collettività parlo di tutta l’umanità è certamente il suo destino non può essere affidato all’improvvisazione di pochi.

Occorre creare e fin da subito una task force unica per viaggiare tutti assieme verso la valorizzazione seria e completa del sito preistorico e dei suoi innumerevoli reperti.

Inoltre, ribadiamo che c’è necessità assoluta di riprendere gli scavi in grotta. Per farlo gli Enti pubblici devono diventare proprietari del bene, pertanto va cercato e trovato un accordo con la famiglia Bramante, nei cui possedimenti rientra quella che noi locali conosciamo come la “Rotte de Jalarde“.

Concludiamo con l’invito a non rovinare questo momento di unità. L’appello è rivolto soprattutto alla classe politica cittadina, perché avvantaggi il lavorare assieme e non lo sterile tornaconto localistico di qualche personaggio.

Chi ha orecchi capisca.

(*) Giornalista, scrittore e appassionato di Grotta Paglicci

PS – Come Amici di Grotta Paglicci non ci fermeremo e continueremo a lavorare per l’unità.

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