L’arte rupestre del Gargano: identiche a Rignano e San Giovanni Rotondo.

Tra le scoperte più recenti vi sono quelle legate all’arte rupestre: quelle della Valle di Ividoro a Rignano Garganico e quelle di una vallata “top secret” ubicata in territorio di San Giovanni Rotondo, che sembrano state realizzate dalla stessa mano artistica.

Le valli ubicate lungo il primo gradone del Gargano sono state da sempre abitate a partire dal Paleolitico più remoto, come testimoniano i numerosi ritrovamenti di Grotta Paglicci, Grotta Spagnoli, Valle Palombara, Valli di Ividoro, Valle di Vituro e Valle dell’Infermiere.

Tra le scoperte più recenti vi sono quelle legate all’arte rupestre: quelle della Valle di Ividoro a Rignano Garganico e quelle ubicate in territorio di San Giovanni Rotondo, che sembrano state realizzate dalla stessa mano artistica. Sempre nel territorio sangiovannese sono state rinvenute altre cavità con ulteriori pitture rupestri e graffiti (Valle Granara e Valle Salerno). Altre grotte con reperti artistici rupestri sono stati rinvenuti nella Valle del Sorgo, in agro di Manfredonia.

A testimoniarlo questi due dipinti parietali:

Valle di Ividoro, Rignano Garganico.
Valle del Sorbo a San Giovanni Rotondo, pittura rupestre nel Riparo Fabbri-Stea.

Sembrano essere state realizzate nella stessa epoca, con lo stesso materiale e addirittura dalla stessa mano.

Queste ricchezze artistiche e preistoriche, come tutte le altre rinvenute sul Gargano, andrebbero meglio valorizzate e meriterebbero l’onore di un Museo ad esse dedicate o comunque di una mostra permanente.

Nella Valle Salerno nell’aprile 2015, in un riparo a mezza costa, i ricercatori-esploratori Mario Fabbri e Severino Stea hanno rinvenuto una pittura parietale raffigurante, presumibilmente, un sole realizzato in ocra rossa e alcune incisioni.

La pittura è molto simile a quelle ritrovate tempo addietro da Fabbri e Stea nell’adiacente Valle del Sorbo il cui studio e relativa documentazione sono state pubblicate di recente negli “Atti del 34°Convegno Nazionale di Preistoria, Protostoria e Storia della Daunia”. 

Inoltre nella perlustrazione nella Valle del Sorbo, sul versante opposto al riparo delle pitture, hanno rinvenuto diverse incisioni.

Il sole nascente nel Riparo “Raffaella” nella Valle Salerno.

Nello stesso giro di escursioni i due hanno voluto ripercorrere la Valle del Sorbo all’interno di un riparo una serie notevole di incisioni già individuate nel lontano 2003. Quindi  per un’analisi più attenta e precisa si sono avvalsi, nel sopralluogo, della compagnia del prof. Armando Gravina. Lo stesso tipo di incisioni sono state rinvenute nella Valle Palombara e nelle Valli di Ividoro a Rignano Garganico.

Le incisioni di Valle Granara.

Alcuni ricercatori ed appassionati del posto e non solo, tra cui i già citati Mario Fabbri e Severino Stea di San Marco in Lamis, Enzo Pazienza e Angelo Riky Del Vecchio di Rignano Garganico e Armando Gravina di San Severo le hanno scoperte e fatte conoscere agli esperti della Soprintendenza Archeologica della Puglia. Di più non è stato fatto, tra l’indifferenza delle Pubbliche Amministrazioni, che continuano ad ignorare questi preziosi beni del passato, che le antiche genti garganiche ci hanno lasciato e tramandato fino ad oggi.

Qui in basso un servizio realizzato nel 2021 per Antenna Sud: